La Biblioteca in 3 immagini
Custode della cultura sedimentata nei libri. La biblioteca di conservazione acquista e conserva dei libri, perché diventano fonte preziosa della cultura di cui essi sono portatori e che si “sedimenta” in essi. In questo senso il lavoro del bibliotecario è affascinante e impegnativo perché seleziona e dà ordine ai libri, quindi alla cultura di cui la biblioteca sarà portatrice. Come dice J.L. Borges: «dare un ordine alla Biblioteca è un modo silenzioso di esercitare l’arte della critica».
Scrigno del libro, inteso in sé stesso come oggetto. Il testo e il supporto sono tra loro fortemente correlati e si modificano in relazione alle funzioni sociali cui sono destinati. Il libro oggetto è esso stesso una testimonianza storica che ci può raccontare molte cose: nella carta, nei caratteri usati, nella legatura, nelle caratteristiche dell’edizione, nelle immagini che porta con sé.
Promotrice dello sviluppo di un sapere che non si accontenta dell’informazione ma mira ad un livello superiore di conoscenza e di approfondimento. Se è vero che internet e il mondo digitale permettono un accesso a tante e variegate informazioni, è nello studio paziente, comparato e specifico che la Biblioteca offre che si può giungere a un metodo rigoroso e ad una conoscenza approfondita e specifica. In biblioteca accade spesso di trovare più di quanto si stava cercando. Scrive bene Umberto Eco, che aveva una biblioteca personale invidiabile: «uno dei malintesi che dominano la nozione di biblioteca è che si vada in biblioteca per cercare un libro di cui si conosce il titolo. In verità accade sovente di andare in biblioteca perché si vuole un libro di cui si conosce il titolo, ma la principale funzione della biblioteca, almeno la funzione della biblioteca di casa mia e di qualsiasi amico che possiamo andare a visitare, è di scoprire dei libri di cui non si sospettava l’esistenza, e che tuttavia si scoprono essere di estrema importanza per noi».
Storia
La Biblioteca del Seminario Vescovile “Giovanni XXIII” è una biblioteca ecclesiastica, che nasce nel 1697 e si sviluppa a servizio del Seminario Diocesano. È stata collocata in una posizione centrale nella costruzione del nuovo Seminario nel 1967 ed è stata ampliata nel 1994-1995.
Nel 2003 è stata avviata la catalogazione informatizzata del materiale bibliografico e documentario.
Nel 2008 è entrata nel Polo SBN di Biblioteche ecclesiastiche (PBE).
Il 9 luglio 2008, con Decreto del Vescovo di Bergamo, è stata riconosciuta come Biblioteca Ecclesiastica Diocesana, pur conservandone il Seminario Vescovile la proprietà e la responsabilità gestionale.
Specializzazione
È una biblioteca di conservazione e di aggiornamento ed è specializzata nei seguenti settori: Sacra Scrittura, Patrologia, Storia della Teologia, Teologia fondamentale, Teologia dogmatica, Teologia morale, Teologia spirituale e mistica, Teologia sacramentaria, Teologia pastorale, Ecclesiologia, Liturgia, Mariologia, Missiologia, Agiografia, Ecumenismo, Diritto Canonico, Catechetica, Storia della Chiesa e del cristianesimo, Arte sacra, Filosofia, Scienze della religione, Storia locale, Psicologia, Sociologia, Letteratura italiana e straniera.
Referenti
Presidente e Legale rappresentante
don Gustavo Bergamelli
Direttore
don Mattia Tomasoni
Bibliotecari
Silvia Piazzalunga
Andrea Capelli
Archivio storico del Seminario
Andrea Capelli
Commissione Biblioteca Diocesana
don Gustavo Bergamelli
don Mattia Tomasoni
don Giovanni Rota
don Marco Salvi
don Luca Testa
don Paolo Cappelletti
Sig.ra Veronica Vitali